giovedì 9 luglio 2009

L'operatività giornaliera piace (e rende!) di più

Cari amici, vi rinnovo l'invito già fatto tramite e-mail: non lasciatevi sfuggire l'occasione di questo periodo di prova gratuita.
Come dicevo, io voglio farmi perdonare per la lunga assenza, ma soprattutto voglio far recuperare (e rilanciare) gli utenti che si trovano con un bilancio ancora negativo.
Come che sia, l'obiettivo principale non è quello di prospettare un guadagno più o meno significativo ma occasionale, bensì quello di strutturare un'attività speculativa che funzioni nel tempo e che risulti adeguatamente redditizia.
Colpevole com'ero di non poter dedicare a voi tutto il tempo che avrei voluto, ho accolto di buon grado anche le critiche più severe e meno meritate, ma da una mi voglio proprio chiamare fuori, non perché possa sminuire la bontà del mio metodo e delle mie premesse/promesse, ma, al contrario, proprio perché intendo evitare che alcuni equivoci pseudo-matematici possano inquinare il nostro comune lavoro.
Mi spiego: prima di tutto ho la buona abitudine di ripetere che i Derivati non sono affatto pericolosi (anzi!) nella misura in cui vengono utilizzati coerentemente con le loro caratteristiche (rischiare una piccola parte del capitale complessivo a fronte della concreta prospettiva di surmoltiplicare l'investimento). Possono invece diventare "micidiali" nella misura in cui si prescinde da questa raccomandazione essenziale per fare di testa propria (ma io su questo ritengo di essere stato estremamente chiaro).
Mi è capitato, perciò, di leggere qualche commento del tipo: nel mese di giugno con i tuoi consigli ho perso "tutto il mio capitale". Per quanto mi riguarda posso dire senza esitazione che è falso: chi ha seguito i miei consigli nel mese di giugno ha perso al massimo il 10% del proprio capitale; la qual cosa - applicata ai Derivati - non è assolutamente improbabile, né tanto meno scandalosa.
Infatti la mia prima raccomandazione è stata quella di non destinare a un mese di Borsa più del 10% del capitale complessivamente stanziato: non ha mai consigliato (e mai consiglierò) a nessuno di mettere a rischio su un unico mese più di questa percentuale del proprio investimento complessivo: i miei sono sistemi scientifici, non esortazioni al gioco d'azzardo.
Quando degli operatori matematicamente inadeguati (situazione assolutamente comprensibile per un principiante, ma assolutamente assurda per chi già opera mettendo a rischio dei capitali!)mi pongono delle domande, il ritornello è piuttosto monotono, e suona più o meno così: "ogni quanto il tuo sistema guadagna", "ogni quanto il tuo sistema perde", "nell'arco di un anno quanti sono i mesi positivi e quanti quelli negativi".
Si tratta di quesiti a prima vista ragionevoli, o addirittura doverosi; in verità sono domande assolutamente incomplete e prive di significato, perché mancanti dell'elemento fondamentale: quanto guadagni o quanto perdi ogni anno.
E qui la cosa dovrebbe essere chiara (ma evidentemente non lo è). Cerco di spiegarla nella maniera più semplice, estremizzando i concetti tanto per fare capire l'aspetto più importante dell'intera questione.
Io posso avere un sistema che guadagna 11 mesi su 12 e che porta inevitabilmente alla rovina economica, e posso averne un altro (magari quello esattamente opposto) che guadagna 1 mese su 12 e conduce alla ricchezza! Si tratta forse di una situazione paradossale e assurda?
Tutt'altro: se non fosse per motivi squallidamente commerciali (diciamolo pure!) io preferirei di gran lunga il secondo sistema (e tutte le persone di buon senso dovrebbero fare la stessa cosa). In ogni caso sicuramente mi asterrei dal considerare il primo sistema... e tuttavia sembra che le persone di buon senso siano - sotto questo aspetto - piuttosto rare.
Infatti io non sto facendo riferimento a situazioni ipotetiche o rare, ma a ciò che più frequentemente accade sui mercati, a ciò che banalmente (ma a caro prezzo!) sfugge ai cultori dell'analisi tecnica ed altre simili fesserie, a chi vende opzioni (magari fortemente "out of the money") confortato da presunte statistiche in base alle quali risulta che così facendo si guadagna "quasi" sempre.
Ma per capire questo non c'è bisogno di fare l'università: un bimbetto sveglio con la quarta elementare lo capisce altrettanto bene (anzi - spero per lui! - molto meglio).
Il problema, come al solito, è in quel "quasi" che, tradotto in concreto, si tradurrà prima o poi in un ufficiale giudiziario che viene a pignorare quel che resta (se pure resta qualcosa) delle fortune dei "venditori di Opzioni" (intendiamoci, io parlo di vendite non protette, perché con gli opportuni accorgimenti la vendita delle Opzioni può essere estremamente fruttuosa e anche meno pericolosa di tante altre strategie).
Non è questa la sede adatta per addentrarmi in problematiche ancora più complesse: ciò che ci tengo a sottolineare è che non sto scrivendo queste cose per "discolparmi" (perché mai?) di un mese particolarmente negativo che peraltro era stato ampiamente messo in conto, ma per farvi capire che, appunto, un mese particolarmente negativo per i miei sistemi equivale comunque a una perdita limitata e prestabilita, laddove un mese particolarmente positivo può portare a una decuplicazione (e anche oltre) del capitale parziale o addirittura di quello totale.
Tradotto in soldoni, chi se ne infischia se nei mesi peggiori si perdono anche 2.000 Euro (purché - come ripeto ancora una volta - si sia deciso di investirne 20.000) quando si lavora in una condizione in cui - nelle circostanze simmetricamente opposte - se ne guadagnano magari 50.000?
Io ci starei a perdere 2.000 € per 11 mesi all'anno e a guadagnarne 50.000 al dodicesimo. E voi?

martedì 7 luglio 2009

Scommettiamo che mi perdonerete?


Sparito, scappato, disintegrato!
Non avete torto: mi sono comportato male, anzi malissimo; ma bisogna essere un po' machiavellici, dal momento che lo scopo (o meglio la necessità) era più importante del mezzo.
Sono stato ancora una volta costretto a trascurare i sisti dui Derivati, ma non ho perso tempo, e posso dimostrarlo.
Ebbene, amici cari: a partire da mercoledì 8 luglio fornirò a tutti voi (a patto che mi abbiate fornito il vostro indirizzo di posta elettronica tramite la procedura di iscrizione gratuita), tutti i santi giorni (operativi, ovviamente), un segnale di entrata e di uscita comunicato tramite e-mail. E lo farò - gratuitamente, ripeto! - per un periodo sufficientemente lungo, in modo tale da farvi saggiare la redditività dei vari metodi sia sulla breve che sulla media distanza.
Non è solo un modo per farmi perdonare, ma la giusta formula per rendere quotidiana la sperimentazione (da parte vostra: io l'ho già fatta e ne sono entusiasta) di un sistema che funziona "giorno per giorno". Non sarà l'unica novità, vedrete!
E quando avrete visto sono sicuro, appunto, che mi perdonerete...