Con un mercato che procede a passo di lumaca, e che per giunta chiude sempre vicino ai massimi (o eventualmente ai minimi: ma ciò ultimamente non sta accadendo), è veramente difficile poter guadagnare con il sistema attuale (sono io il primo a dirlo, ma la cosa non ne inficia la validità sostanziale: la differenza è che io lavoro - dichiaratamente - in un'ottica diversa, proiettata sul periodo medio-lungo).
Naturalmente in queste fasi più che mai è necessario esasperare i concetti-base della mia logica speculativa: prima di tutto "evitare di farsi troppo male" e, allo stesso tempo, "cercare di mettere a segno il colpo vincente".
In quest'ottica le proposte che invierò ai miei abbonati per la giornata di lunedì 14 settembre conterranno delle proposte apparentemente "fuori prezzo" (che potrebbero in alcuni casi implicare la preventiva autorizzazione della banca), ma in realtà adeguate a perseguire gli obiettivi della strategia.
A proposito della quale, ritengo opportuno rispondere qui a un'obiezione (più che legittima) contenuta nel commento di un lettore:
"...negativi di 833 euro a cui bisogna aggiungere le commissioni almeno 8 euro tra entrata ed uscita e se consideriamo che il mercato è nettamente bullish, tanto che il sequential di De Mark ha registrato 13 sedute al rialzo...c'e' da chiedersi se la strategia sia veramente efficace..".
Premesso che 8€ di commissioni entrata/uscita rientrano nella media (ma si possono ottenere condizioni migliori: io, ad esempio, ne pago 6 senza aver troppo negoziato sul prezzo) e non rappresentano un minimo, resta il fatto che la loro incidenza sul rendimento di questo sistema è sempre e comunque pesante (d'altronde è sempre così: sono sempre i piccoli investitori a dover pagare di più, come del resto verifichiamo, fra l'altro, con il Mini-Fib).
Ma ancora più pesante è, in questi casi, l'inevitabile erosione temporale, nonché la limitazione (imposta per consentire l'applicazione del sistema anche a chi non può intervenire nel corso della seduta) di dover prestabilire, in netto anticipo e "con le mani legate", i prezzi di acquisto ed il momento della chiusura delle posizioni.
Detto questo, mi interessa che sia sempre e comunque chiaro un concetto: non esistono sistemi in grado di guadagnare "sempre e comunque" (e certamente non esistono "previsioni" in grado di fare di meglio!). Esistono però ottimi metodi per far sì che le perdite registrate nei momenti negativi siano tendenzialmente inferiori (anche di molto!) ai guadagni che possono maturare nelle fasi simmetricamente opposte.
Nel caso specifico - tanto per essere quanto più possibile concreti - se il mercato dovesse continuare a muoversi sempre con lo stesso "passo" attuale, le probabilità di recupero e di guadagno sarebbero da considerare davvero scarse. Ma se, al contrario, i corsi dovessero andare incontro ad improvvise accelerazioni e/o inversioni, nessuno dovrebbe stupirsi se la situazione venisse immediatamente ribaltata...
In sintesi, non ci si deve meravigliare se in 20 giorni di continua erosione si perdono più di 800€, ma non ci si deve nemmeno meravigliare se in una sola giornata di bruschi movimenti altalenanti se ne guadagnano 5.000...
Resta inteso che quando si decide di investire quattrini veri, è sempre saggio considerare sempre l'ipotesi peggiore; ed è per questo che io non perdo mai l'occasione per ripetere che con i Derivati è possibile rischiare poco e guadagnare tanto, purché resti fermo e stabile il concetto che non bisogna mai mettere in gioco più del 10% dell'intero capitale disponibile per l'investimento stesso.
Nella fattispecie, se considerassimo di investire su questo sistema 2.000€ corrispondenti al "totale" delle nostre sostanze disponibili, faremmo puro e semplice "gioco d'azzardo". Se invece i 2.000€ (sempre quelli) rappresentano il 10% di un capitale di complessivi 20.000€... le cose cambiano sostanzialmente, da tutti i punti di vista, specie per un sistema "efficace" sul lungo periodo (i sistemi "efficaci" solo sulla breve distanza e in condizioni privilegiate di solito non sono sistemi ma "trappole a tempo").
Tanto per cominciare, infatti, un'erosione di 1.000€ corrisponde a una perdita del 50% per chi articola il ragionamento basandosi sui 2.000€ del singolo mese, ma in realtà equivalgono al 5% (ossia a una percentuale piuttosto accettabile) per chi opera con strumenti che, nelle giuste condizioni, possono produrre utili con percentuali a tre o quattro cifre!
Del resto il bello di un blog è che il materiale resta pubblicato senza limiti di tempo, sicché penso che avremo comunque modo, in un prossimo futuro, di sorridere con soddisfazione rileggendo queste pagine...